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e desideriamo offrirvi un soggiorno indimenticabile.
Benvenuti presso la famiglia Oberhofer! Siamo ospiti attenti
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Storia del maso Weger (ex maso Oberweger)
Il maso Weger è uno dei più antichi di Acereto. Viene riportato per la prima volta intorno al 1400 come "casetta lungo la via" nel documento di Urbar von Taufers. Il nome indica che già a quel tempo un percorso verso il centro del paese passava presso il maso.
Die erste bekannte Erwähnung des Wegers als “Heusel am Weg” um ca. 1400 im Urbar der Gerichtsherrschaft Taufers (erste Zeile rechte Seite)
Prima menzione di Wegerhof: 1440
Il primo documento in cui si fa il nome del proprietario come "Jacob am Weg" – Giacomo lungo la via - si trova in un documento del 1488.
Con ogni probabilità la zona venne resa coltivabile già molto prima, sotto l'egida dei Signori di Tures.
Nel 1312 in seguito ad una donazione da parte di Elsbeth von Taufers la tenuta Oberweger passò alla proprietà feudale del convento delle Clarisse di Meran ed in seguito a ciò fu necessario corrospondere ad esse regolari e precisi pagamenti in natura. Nel 1529 il proprietario era "Jörg am Weg" Giorgio lungo la via – mentre dieci anni più tardi divenne "Nikklas Weger" – Nicola della Via.
L'Oberwegergut viene preso in consegna dal monastero delle Clarisse di Merano: 1488
Solo nel 1848 il governo asburgico introdusse una riforma del diritto feudale in base alla quale i proprietari dei singoli terreni potevano liberarsi a pagamento dai signori feudali. Non si sa quando ciò sia avvenuto per il maso Weger.
Estratto da un inventario delle quote di proprietà della fattoria di Georg Kirchler, mezzo Oberweger, intorno al 1749
Fino a quando non fu "riunita" con l'acquisto nel 1837 da parte dell'allora Halbweger Karl Brugger, i rispettivi "Halbweger" abitavano ciascuno
Questa suddivisione trova riscontro a tutt'oggi nell'architettura dell'abitazione che insolitamente dispone di due tinelli (stube).
metà della casa residenziale
metà della casa del foraggio e del bestiame
metà dei prati e dei pascoli e metà del bosco
condividevano il forno, la lavanderia, il mulino e l'orto.
1848
Solo nel 1848 il governo asburgico introdusse una riforma del diritto feudale in base alla quale i proprietari dei singoli terreni potevano liberarsi a pagamento dai signori feudali. Non si sa quando ciò sia avvenuto per il maso Weger.
1889
Nel 1889 il primogenito ed erede del maso Johann Brugger vendette una parte del suo campo, detto "die EGGE", e due parti di bosco nell'immediata vicinanza del maso per 1800 corone ad un certo Josef Schöpfer di Molini di Tures, con conseguente ridimensionamento della proprietà Weger. La situazione è rimasta tale fino ad oggi.
Il maso Weger è divenuto proprietà della famiglia Oberhofer nel 1949 quando Rudolf Oberhofer della famiglia Wieser di Acereto ha sposato Alberta Mair.
Während bis in die frühen 1970er-Jahre noch ein intensiver Getreideanbau (Roggen, Weizen, Gerste, Hafer) - vornehmlich zur Selbstversorgung - betrieben wurde beschränkt man sich bis 2022 auf Vieh- und Milchwirtschaft und seit 2023 rein auf Viehwirtschaft, die in der exponierten Steillage des Hofes weniger arbeitsintensiv und leichter zu bewerkstelligen ist.
Nel 1989 il terzo figlio Siegfried con la moglie Hildegard Frener hanno assunto la gestione del maso
Che dal 2020 viene esercitata dal loro figlio Andreas.
*_La ricostruzione della storia del maso si basa sulle ricerche condotte da Erich Ebenkofler, autore del libro "Acereto, storia di un villaggio sudtirolese" (in biblioteca).
Estratto da un inventario delle quote della fattoria di Georg Kirchler, mezzo Oberweger, intorno al 1749.
LIEGENDES GUET Firnemblichen die halbe Oberweegerische Paurecht mit aller Ingehörung und Gerechtigkeit auf Achornach Landgerichts Taufers gelegen als halbe Feur: und Fueterbehausung, halbe Pachofen, halbe Paadstuben, halbe Mühl, ain sonderhabendes Khreitle Gärtl, und aus der Befeldung den zweenen Thaill. Laich, Wunn, Waid, Thaill= und Gemain, auch Wasser= und desselben Laitung, wie dann hierumben ain alter unter Obrigkeit und grundherrlich verfertigter ausgeschriebener Abthaill= und Bedingnis Brief entzwischen Jacoben Oberschmied und seiner Ehewirhtin Cordula Rastpichlerin, dann dem Partlmeen Auer als Innhabern des Oberweeger Guetes Anno 1643 vorgangen, verhanden, darin sich khirzerhalber bezochen wirdet.
Item bemelter laut Anno 1744 vor lobl. Perggericht und Waldmaister Ambt in Ährn ausgeschrieben: und geförtigter Vergleich: und neuerlichen Wald Ausmarkh, über welch halb oberwegerische Paurecht das löbliche Gottshaus und Jungfrauen Closter S. Clara Orden zu Meran die Grundrecht hat, grundherrlichen Jura vorbehalten. Verer ain halbe Pergwisen in Rein Leitä genannt, so der löblich St. Wolfgangs Khirchen in Rein mit Grundrecht unterworpfen.
Estratto da un inventario delle quote della fattoria di Georg Kirchler, mezzo Oberweger, intorno al 1749.
LIEGENDES GUET Firnemblichen die halbe Oberweegerische Paurecht mit aller Ingehörung und Gerechtigkeit auf Achornach Landgerichts Taufers gelegen als halbe Feur: und Fueterbehausung, halbe Pachofen, halbe Paadstuben, halbe Mühl, ain sonderhabendes Khreitle Gärtl, und aus der Befeldung den zweenen Thaill. Laich, Wunn, Waid, Thaill= und Gemain, auch Wasser= und desselben Laitung, wie dann hierumben ain alter unter Obrigkeit und grundherrlich verfertigter ausgeschriebener Abthaill= und Bedingnis Brief entzwischen Jacoben Oberschmied und seiner Ehewirhtin Cordula Rastpichlerin, dann dem Partlmeen Auer als Innhabern des Oberweeger Guetes Anno 1643 vorgangen, verhanden, darin sich khirzerhalber bezochen wirdet.
Item bemelter laut Anno 1744 vor lobl. Perggericht und Waldmaister Ambt in Ährn ausgeschrieben: und geförtigter Vergleich: und neuerlichen Wald Ausmarkh, über welch halb oberwegerische Paurecht das löbliche Gottshaus und Jungfrauen Closter S. Clara Orden zu Meran die Grundrecht hat, grundherrlichen Jura vorbehalten. Verer ain halbe Pergwisen in Rein Leitä genannt, so der löblich St. Wolfgangs Khirchen in Rein mit Grundrecht unterworpfen.
Negli anni trenta del secolo scorso (non si ha nota di una data precisa) avvenne una grande frana dalla cima cascata, con rocce delle dimensioni di una casa...
Durante l'inverno del 1964 una valanga precipitò dalla montagna nella valle di Riva. In quel luogo d'estate si forma una cascata lieve in forma di pioggia e spruzzi...
Nell'anno 1645 furono distribuite le parti di alpeggio nella valle di Arven, nell'attuale Tirolo dell'est. Anche il maso Weger ricevette alcuni "Gräßer"...
Nel 1964 le ultime pecore del maso Weger vennero condotte sull'altipiano di Lannebach che si trova tra il Sagernock (2667 m) e la cima cascata (2652 m)...
Nel 2003 si è risanata la facciata del maso e sono state rinnovate le finestre e parti dell'intonacatura...
Di piú
01
La cascata
La cascata, che ha dato il suo nome alla cima cascata (Wasserfallspitz), si alimenta da un delta di materiale roccioso granitico. In caso di forti piogge i torrenti di montagna si gonfiano e poi precipitano rumorosamente in basso là dove c'è una cascata. Poichè nel letto di un torrente non c'è vegetazione che possa trattenere l'acqua, in estate quando non piove per diverso tempo il torrente scompare nel profondo delle rocce. Infatti il lieve rumore di fondo udibile presso il maso non proviene della cima cascata bensì da tre cascatelle, invisibili in quanto sotterranee.
01
La cascata
La cascata, che ha dato il suo nome alla cima cascata (Wasserfallspitz), si alimenta da un delta di materiale roccioso granitico. In caso di forti piogge i torrenti di montagna si gonfiano e poi precipitano rumorosamente in basso là dove c'è una cascata. Poichè nel letto di un torrente non c'è vegetazione che possa trattenere l'acqua, in estate quando non piove per diverso tempo il torrente scompare nel profondo delle rocce. Infatti il lieve rumore di fondo udibile presso il maso non proviene della cima cascata bensì da tre cascatelle, invisibili in quanto sotterranee.
02
La frana
Negli anni trenta del secolo scorso (non si ha nota di una data precisa) avvenne una grande frana dalla cima cascata, con rocce delle dimensioni di una casa. Esse travolsero e trascinarono con sè un'infinità di alberi fino a fermarsi davanti alla collina che si trova sul versante opposto. Ancora oggi sono visibili questi monoliti, ricoperti di vegetazione.
02
La frana
Negli anni trenta del secolo scorso (non si ha nota di una data precisa) avvenne una grande frana dalla cima cascata, con rocce delle dimensioni di una casa. Esse travolsero e trascinarono con sè un'infinità di alberi fino a fermarsi davanti alla collina che si trova sul versante opposto. Ancora oggi sono visibili questi monoliti, ricoperti di vegetazione.
03
La «frana ventosa»
Durante l'inverno del 1964 una valanga precipitò dalla montagna nella valle di Riva. In quel luogo d'estate si forma una cascata lieve in forma di pioggia e spruzzi. La neve rimase nella valle ma l'onda di pressione della valanga risalì il versante opposto verso la malga Weger. Il rifugio allora si traovava di fronte a questa cascata così che la parte superiore in legno del rifugio venne spazzata via. Rimasero in piedi solamente i muri della stalla, in mattoni di di porfido.
Il possessore del maso di allora decise rapidamente di spostare il rifugio di 100 m verso valle. In questa posizione esso è più protetto ed oggi si trova ancora lì.
La Bergwiese (prato di montagna), come viene colloquialmente denominata, oggi è un efficace luogo protetto per erbe e piante rare.
03
La «frana ventosa»
Durante l'inverno del 1964 una valanga precipitò dalla montagna nella valle di Riva. In quel luogo d'estate si forma una cascata lieve in forma di pioggia e spruzzi. La neve rimase nella valle ma l'onda di pressione della valanga risalì il versante opposto verso la malga Weger. Il rifugio allora si traovava di fronte a questa cascata così che la parte superiore in legno del rifugio venne spazzata via. Rimasero in piedi solamente i muri della stalla, in mattoni di di porfido.
Il possessore del maso di allora decise rapidamente di spostare il rifugio di 100 m verso valle. In questa posizione esso è più protetto ed oggi si trova ancora lì.
La Bergwiese (prato di montagna), come viene colloquialmente denominata, oggi è un efficace luogo protetto per erbe e piante rare.
04
La valle di Arven
Nell'anno 1645 furono distribuite le parti di alpeggio nella valle di Arven, nell'attuale Tirolo dell'est. Anche il maso Weger ricevette alcuni "Gräßer". Un "Graß" è un diritto di pascolo per un vitellone. La valle è alta ben 2189 metri e fino a pochi decenni fa veniva raggiunta solo una volta all'anno con gli animali raggruppati così da risparmiare il mangime per l'inverno. Ancora oggi i nostri animali giovani vengono portati sulla valle di Arven, ma servendosi di piccoli trasporti bestiame.
04
La valle di Arven
Nell'anno 1645 furono distribuite le parti di alpeggio nella valle di Arven, nell'attuale Tirolo dell'est. Anche il maso Weger ricevette alcuni "Gräßer". Un "Graß" è un diritto di pascolo per un vitellone. La valle è alta ben 2189 metri e fino a pochi decenni fa veniva raggiunta solo una volta all'anno con gli animali raggruppati così da risparmiare il mangime per l'inverno. Ancora oggi i nostri animali giovani vengono portati sulla valle di Arven, ma servendosi di piccoli trasporti bestiame.
05
Le ultime pecore
Nel 1964 le ultime pecore del maso Weger vennero condotte sull'altipiano di Lannebach che si trova tra il Sagernock (2667 m) e la cima cascata (2652 m). Il maso ha un diritto di pascolo su questo pendio per venti pecore e quattro capre. Le pecore vivevano sul posto per conto loro ed era faticoso raggrupparle, certe volte fino alla valle di Anterselva dall'altra perte del monte. Al giorno d'oggi, avendo cessato l'allevamento delle pecore, in questo luogo si trovaano solo due rifugi per cacciatori che vengono gestiti dalla riserva di caccia di Acereto.
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Le ultime pecore
Nel 1964 le ultime pecore del maso Weger vennero condotte sull'altipiano di Lannebach che si trova tra il Sagernock (2667 m) e la cima cascata (2652 m). Il maso ha un diritto di pascolo su questo pendio per venti pecore e quattro capre. Le pecore vivevano sul posto per conto loro ed era faticoso raggrupparle, certe volte fino alla valle di Anterselva dall'altra perte del monte. Al giorno d'oggi, avendo cessato l'allevamento delle pecore, in questo luogo si trovaano solo due rifugi per cacciatori che vengono gestiti dalla riserva di caccia di Acereto.
06
La ricostruzione della cappella
Con il permesso dell'ordinariato vescovile di Bressanone, nel 1895 venne eretta una cappella sul lato posteriore del maso. Secondo quanto tramandato a voce, il motivo fu di ringraziare per la guarigione della moglie del tenutario del maso, allora gravemente malata. La cappella venne dedicata ai tre Re Magi. L'immagine sull'altare mostra l'arrivo dei Re Magi.
Nel 1985 avvenne uno sprofondamento del terreno sottostante che fece ribassare l'abside della cappella di 20 cm e rese la costruzione inutilizzabile.
Siegfried Oberhofer decise di evitare un gravoso risanamento e fece ricostruire in stile neogotico la cappella su nuove fondamenta nel 1992.
06
La ricostruzione della cappella
Con il permesso dell'ordinariato vescovile di Bressanone, nel 1895 venne eretta una cappella sul lato posteriore del maso. Secondo quanto tramandato a voce, il motivo fu di ringraziare per la guarigione della moglie del tenutario del maso, allora gravemente malata. La cappella venne dedicata ai tre Re Magi. L'immagine sull'altare mostra l'arrivo dei Re Magi.
Nel 1985 avvenne uno sprofondamento del terreno sottostante che fece ribassare l'abside della cappella di 20 cm e rese la costruzione inutilizzabile.
Siegfried Oberhofer decise di evitare un gravoso risanamento e fece ricostruire in stile neogotico la cappella su nuove fondamenta nel 1992.
07
La pittura aerea nascosta
Nel 2003 si è risanata la facciata del maso e sono state rinnovate le finestre e parti dell'intonacatura. Durante il riposizionamento delle storiche doppie finestre è caduta una zolla di gesso sotto la quale è apparsa una striscia gialla. Rimuovendo delicatamente l'intonacatura è venuto alla luca un cavaliere sul suo destriero.
L'affresco è stato prbabilmente realizzato da un pittore errante. Nei secoli passati i pittori erranti si spostavano da un luogo all'altro per realizzare, in cambio di vitto, alloggio ed un piccolo compenso in denaro, le cosiddette pitture aeree sulle pareti esterne delle case.
07
La pittura aerea nascosta
Nel 2003 si è risanata la facciata del maso e sono state rinnovate le finestre e parti dell'intonacatura. Durante il riposizionamento delle storiche doppie finestre è caduta una zolla di gesso sotto la quale è apparsa una striscia gialla. Rimuovendo delicatamente l'intonacatura è venuto alla luca un cavaliere sul suo destriero.
L'affresco è stato prbabilmente realizzato da un pittore errante. Nei secoli passati i pittori erranti si spostavano da un luogo all'altro per realizzare, in cambio di vitto, alloggio ed un piccolo compenso in denaro, le cosiddette pitture aeree sulle pareti esterne delle case.
Come arrivare
Geolocalizzazione
WOHNUNG
Provenendo dall'autostrada del Brennero A22 (a pagamento), prendere l'uscita Bressanone-Pusteria, quindi seguire la strada statale per 39 km in direzione di Brunico fino all'incrocio con la Valle Aurina. Seguire la strada statale per 15 km fino a Campo Tures. Da Campo Tures seguire la strada per Riva di Tures fino al bivio per Acereto, proseguire fino alla Untergasse 65 / Wegerhof.
Dai tunnel del Felbertauern o del Tauern (entrambi soggetti a pedaggio) si prosegue via Spittal e Lienz attraverso il confine italo-austriaco passando per San Candido fino a Brunico, dove si svolta per la Valle Aurina. Seguire la strada statale per 15 km fino a Campo Tures. Da Campo Tures seguire la strada per Riva di Tures fino all'incrocio per Acereto, proseguire fino alla Untergasse 65 / Wegerhof.
Da nord o da sud via Franzensfeste/Fortezza fino alla fermata di Brunico. Da est via Lienz e San Candido fino alla fermata di Brunico. Avvisateci e saremo lieti di venirvi a prendere alla stazione.
Gli aeroporti più vicini sono: Bolzano, Innsbruck (A), Klagenfurt (A), Salisburgo (A), Treviso, Venezia, Verona, Milano, Monaco di Baviera (D).